Carla Pagano

Sono un’attivista femminista e consulente internazionale in uguaglianza di genere, diversità e diritti umani. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne (Arabo), ho conseguito un Master in diritti umani e diritti delle donne nell’Islam e un Master in studi sulla differenza sessuale. Promotrice della formazione continua, ho inoltre conseguito dei diplomi in economia di genere, bilancio di genere, audit partecipativo di genere, diritti umani e dei popoli, educazione ambientale ed analisi delle politiche pubbliche. Attualmente, sono dottoranda in Storia, Cultura e Società dell’Asia, Africa e Mediterraneo presso l’Università l’Orientale di Napoli. Fin dal 1998, ho lavorato nella cooperazione internazionale come esperta di genere e formatrice in 24 paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, dell’Africa, dell’America Latina e dell’Europa per conto di agenzie delle Nazioni Unite, della Commissione Europea, delle agenzie di cooperazione italiana, tedesca, francese, ma anche di diverse università. Le mie aree di competenza in materia di uguaglianza di genere includono la governance, la violenza di genere, la migrazione, l’empowerment economico, la pace e la sicurezza, il cambiamento climatico, i sistemi alimentari, le industrie culturali e creative, l’educazione. Sono di lingua nativa italiana, ma la mia curiosità per l’alterità mi ha spinta ad imparare diverse lingue tra cui l’arabo, l’inglese, il francese, il portoghese, lo spagnolo e il persiano.

Il mio incontro con Bianca Pomeranzi è avvenuto come parte integrante del mio percorso femminista e lavorativo. Bianca era una figura storica del femminismo romano e, negli anni Novanta tanti erano stati gli scambi tra noi. Dopo diversi anni passati in Palestina, nel 2008, ho iniziato la mia collaborazione lavorativa con Bianca, allora dirigente del dipartimento Sanità, Sviluppo Umano e Pari Opportunità dell’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano, come esperta di genere presso l’Unità Tecnica Locale (UTL) di Gerusalemme. Una collaborazione intensa e stimolante, durata fino a quando Bianca andò in pensione. Il nostro rapporto è continuato negli ambienti del femminismo romano. Bianca è stata per me una maestra preziosa. Il suo acume politico, la sua conoscenza dei temi chiave del femminismo transnazionale, la sua vasta rete di relazioni con donne di ogni angolo del pianeta, il suo autorevole interesse per l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne, sono stati per me nutrimento inestimabile. Tante sono state le sfide che abbiamo affrontato insieme, in Palestina, ma anche in Giordania, Egitto e Libano, al fianco delle donne attrici della governance locale, delle donne che lottano contro la violenza di genere, delle donne rifugiate e delle donne rurali per promuovere la loro autodeterminazione economica, politica e sociale. Bianca ha lasciato un vuoto colmo di storia, pratiche, politiche, idee e ostinata determinazione a fare del mondo un posto più adatto ai bisogni pratici e strategici delle donne anche attraverso la cooperazione internazionale. Ho deciso di far parte del Premio Bianca Pomeranzi per dare continuità al suo capillare lavoro e per sostenere quante e quanti potranno avanzare sul suo percorso.

Carla Pagano